“Svegliate il mondo – Vangelo, Profezia, Speranza”
La Congregazione per gli Istituti di VIta Consacrata e le Società di Vita Apostolica hanno promosso, in occasione dell’Anno della Vita Consacrata, il Laboratorio per giovani religiosi e religiose dal titolo: “Svegliate il mondo! Vangelo, profezia, speranza”. L’incontro che si tiene a Roma dal 15 al 19 settembre vedrà partecipi circa 4000 consacrati/e provenienti da diversi parti del mondo (tra cui Iran, Filippine, Costa d’Avorio, Zimbabwe).
Tra gli Obiettivo del Convegno:
• Vivere un’esperienza di formazione, attraverso un approfondimento biblico, teologico-carismatico ed ecclesiologico degli elementi fondamentali della vita consacrata.
• Offrire uno spazio di condivisione della propria realtà, dei desideri e delle aspettative formative.
• Celebrare e testimoniare la bellezza della propria vocazione.
L’evento internazionale si è aperto a Piazza San Pietro con gli indirizzi di saluto del cardinale João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA); a seguire la veglia di preghiera presieduta dal Segretario della CIVCSVA, mons. José Rodrἰguez Carballo, OFM.
In programma tre eventi aperti al pubblico: veglia di preghiera in Piazza S. Pietro presieduta dall’Arcivescovo Segretario CIVCSVA, S.E.R. Mons. José Rodríguez Carballo, OFM (15 settembre ore 20.30), celebrazione eucaristica nella Basilica papale di S. Pietro presieduta dal Prefetto della Congregazione, S.E.R. il Cardinale João Braz de Aviz (19 settembre ore 11.30), una serata di musica e testimonianza in Piazza S. Pietro (18 settembre ore 20.30). Il 19 settembre avrà luogo la grande Celebrazione della Memoria dei Santi e dei Martiri della Vita Consacrata, preghiera itinerante che partirà da S. Maria in Aracoeli, attraverserà il Carcere Mamertino e i Fori Imperiali per arrivare al Colosseo.
L’incontro con papa Francesco è fissato nella mattinata di mercoledì 16 settembre nel corso dell’udienza generale. Una copia del libro dal titolo: “Amare è dare tutto”, edito in sette lingue e pubblicato dall’Association la Vie Consacrée e in italiano da Città Nuova, sarà distribuita a tutti i presenti. Più di ottanta testimonianze di consacrati e religiosi/e di tutto il mondo che hanno scelto di servire “la causa di Dio nella causa dell’uomo”. Vite vissute, con generosità, audacia e stile evangelico. Modelli di amore e di umiltà, di servizio e di attenzione agli altri. Esempi ispiranti di dedizione apostolica totale e gioiosa. Uomini e donne del nostro tempo che hanno inciso nella vita della Chiesa e tenuto “viva nel mondo la sete dell’Assoluto”. Il volume in questione contiene: Inno alla Gioia messaggio di Papa Francesco, Inno alla speranza di Padre Albert Longchamp, gesuita.
Gli incontri di approfondimento, articolati nell’arco della giornata, vertono su tematiche specifiche: “in ascolto della chiamata”, “nel cuore della fraternità”, “le speranze e le angosce del mondo”, “nella Chiesa comune”. Nell’aula Paolo VI, in Vaticano la mattinata sarà dedicata interamente all’ascolto e alla riflessione sui temi della vocazione religiosa, della vita fraterna e della missione; nel pomeriggio, il percorso propone una serie di laboratori, nelle diverse zone di Roma, per dare ampio spazio al dialogo e favorire il confronto e la condivisone di esperienze. In serata a tutti sarà garantita la partecipazione ai seguenti itinerari tematici di evangelizzazione: il cammino dell’annuncio (notte missionaria al centro di Roma), il cammino dell’incontro (itinerari con alcune organizzazioni socio-ecclesiali: Caritas, Comunità di S. Egidio, Talitha Kum), il cammino della bellezza (visite guidate ai Musei Vaticani e alla Cappella Sistina); nonché liturgie penitenziali, adorazioni e celebrazioni eucaristiche.
Presenti numerosi giovani consacrati Salesiani ed altri gruppi della Famiglia Salesiana; don Ivo Coelho, Consigliere generale per la Formazione sarà responsabile di uno dei laboratori pomeridiani; tra i relatori, nella giornata di venerdì 18, anche il card. Óscar Andrés Rodríguez Maradiaga, SDB, arcivescovo di Tegucigalpa.
Consacrarsi a Dio significa possedere un cuore libero d’amare; proclamare, attraverso la professione dei consigli evangelici che “tutti noi siamo vasi d’argilla, fragili e poveri ma nei quali – afferma Papa Francesco – c’è il tesoro immenso che portiamo”.
Consacrarsi a Dio significa essere, nella vita di tutti i giorni, profeti di speranza e non di sventura, testimoni di una Chiesa “in uscita” che sa rileggere la storia con gli occhi della fede.
Consacrarsi a Dio significa essere uomini e donne della Provvidenza che infondono energia e positività in ogni gesto; che trasmettono la gioia della fede, la forza della speranza e la pienezza dell’amore, “che genera passione, speranza e allegria, che suscita forte attrazione, grazia e simpatia, che interpella, attrae e seduce”.
Consacrarsi a Dio significa tenere “alta la fiaccola del sogno umano” ed essere un segno che si vede perché: «Nessuno accende una lampada per metterla sotto il moggio; la pone invece sul lampadario, perché chi entra veda la luce» (Lc 8,16). “Una presenza vicina e discreta che sa mettere ciascuno a suo agio, sa farsi presenza per tutti ed è capace di mostrare ascolto, interesse e simpatia per tutti.
Consacrarsi a Dio significa essere uomini e donne “liberi senza limiti, né paure (…), persone autentiche che si spingono ogni istante per il maggior bene proprio e di tutti”.