“Libertà e maturità affettiva” – Incontro formativo per le Direttrici delle Juniores
Per il secondo anno consecutivo, a Roma dall’8 al 10 novembre, si è svolto l’incontro di formazione e condivisione per le circa 40 direttrici delle diverse Ispettorie italiane, che nella loro Comunità hanno una o più suore juniores. Presente la Commissione Formazione e Sr. Anna Razionale, Coordinatrice nazionale.
Obiettivo dell’incontro, in continuità con quanto vissuto lo scorso anno, è stato favorire uno scambio di esperienze per accompagnare le giovani FMA verso l’unificazione della vita, con attenzione alla continuità formativa, riflettendo sul tema: Libertà e maturità affettiva.
Sr Piera Cavaglià, Segretaria generale, con la freschezza e l’entusiasmo che la caratterizzano, ci ha offerto una rilettura carismatica del voto di castità, a partire dai Documenti dell’Istituto e dall’esperienza di don Bosco e Madre Mazzarello.
Dopo aver sottolineato la dimensione relazionale ed educativa dei tre voti nella vita della FMA, ci ha ricordato come la Congregazione salesiana e il nostro Istituto “hanno le loro radici in quel clima di entusiasmo e di apprezzamento della verginità che si diffuse nella Chiesa dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata (1854)” e che quindi il nostro vivere la castità non può non avere un timbro spiccatamente mariano: “quanto più noi prendiamo in casa Maria, tanto più lei ci educa alla freschezza e alla trasparenza dell’amore e ci fa sperimentare le grandi cose che Dio opera nei cuori puri e aperti a Lui”.
Da qui l’importanza, per noi stesse e per le sorelle che vivono i loro primi anni di consacrazione, di compiere insieme un itinerario di crescita, coltivando atteggiamenti di umiltà, vigilanza, alimentando il senso della presenza di Dio e riconsegnando ogni mattina, nell’offerta dell’altare, il dono prezioso della nostra castità, custodito in vasi di creta. Solo riconoscendo l’Amore grande da cui siamo avvolte, potremo a nostra volta amare Dio e gli altri “con cuore indiviso”, come Madre Mazzarello suggeriva alla giovane missionaria Ottavia Bussolino: “Ama tutti e tutte le sorelle, amale sempre nel Signore, ma il tuo cuore non dividerlo con nessuno, sia tutto intero per Gesù” (L.65,3)
Padre Amedeo Cencini, canossiano e docente presso l’Università Pontificia Salesiana, ci ha invece offerto una riflessione profonda e concreta sul cammino di libertà affettiva che si deve realizzare nella formazione permanente e che tocca, in modo diverso, tutte le età della vita. È un faticoso cammino di discesa agli inferi, perché significa “guardarsi dentro” con sincerità, dare un nome ai sentimenti che ci abitano e avere il coraggio della verità circa la loro origine. Ma anche questo è un atto orante, se fatto davanti al Signore e con la sua Grazia, un atto di libertà e verità, che ci conduce ad amare in profondità la nostra vita, la nostra vocazione, la chiamata e la missione in cui il Signore ci ha pensate. Allora quello che facciamo diventa, prima di tutto per noi stesse, poi per gli altri, convincente, attraente, anche quando è esigente.
Il tutto si è svolto in un clima sereno, di salesiana allegria e nel contempo con la volontà e disponibilità a metterci in discussione, a riflettere e condividere, perché il nostro stare accanto alle sorelle più giovani sia adeguato e costruttivo. E insieme sia anche per noi un’occasione di crescita, di maturazione, di risposta sempre più autentica e fedele alle chiamate quotidiane di Dio.
Il nostro grazie sincero per questa opportunità formativa.
Grazie a sr Anna e alla Commissione Formazione che ha organizzato e condotto l’incontro.
Grazie a sr Chiara per la sua “Buonanotte corale”, che ha pensato con le sorelle del Consiglio Generale presenti in sede.
Grazie perché torniamo a casa sempre più contente della nostra vocazione di FMA e con tanto desiderio di crescere e aiutare a crescere…
Sr. Claudia Martinetti (IPI)
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