L’arte della Misericordia
Roma, 8 dicembre 2015 – Presso la Basilica di San Pietro l’8 dicembre Papa Francesco aprirà la Porta Santa. La Santa Messa dell’apertura inizierà alle 9.30 proprio in Piazza San Pietro.
Il Giubileo Straordinario della Misericordia è stato anticipato da un’apertura di una porta Santa nella Repubblica Centrafricana, il 29 novembre.
Papa Francesco ci sorprende sempre e attraverso gesti inaspettati apre davvero le porte della Chiesa al mondo. Questo grande evento inizierà, come segno di pace e di speranza, proprio in Africa, una terra segnata dal dolore, dalla guerra, dalla povertà … una terra in cui esprimere concretamente l’amore di Dio attraverso le opere di misericordia.
Sono tante le iniziative, le riflessioni, le riviste, i siti che da tempo stanno approfondendo il tema, preparando il terreno per vivere in pienezza l’anno giubilare e continueranno a farlo per tenere viva la nostra attenzione.
Fra i tanti riferimenti ne indichiamo alcuni, partendo da una riflessione tratta dal sito http://www.retesicomoro.it: Perdonare non è “dimenticare”. Non si tira un segno di penna sopra, non si “gira pagina”, non si “lascia perdere”, non si “aggiustano” le cose: non si dimentica! Quando una corda è rotta, si può fare un nodo, ma resterà sempre quel nodo nel punto in cui la corda è stata riparata. Occorre lasciare spazio alle proprie ferite, per curarle con il perdono. Bisogna scovare l’aggressione nascosta dentro di noi per trasformarla. Bisogna mettere la sofferenza all’esterno di sé fino al giorno in cui non si soffrirà più. Cristo è risorto, ma conservando il segno dei chiodi nelle sue mani. Perdonare non è dimenticare. Bisogna perdonare chi, che cosa? Un graffio? Ci possiamo passar sopra. Ma una ferita profonda penetra nel subconscio. Ci sono offese che è umanamente impossibile perdonare. Il papà e la mamma che vedono la loro figlia morta, dopo essere stata violentata e ferita crudelmente, non dimenticheranno mai lo spettacolo di quel corpo. Si dice che bisogna dimenticare, ma Dio ha creato la memoria. E nel Vangelo ci dà la capacità di perdonare, che talvolta rientra nella sfera del miracoloso. Ma non potrete mai dimenticare completamente l’offesa che vi è stata inflitta. Però, ogni volta che ripenserete alla colpa dell’altro, la vostra memoria vi ricorderà anche che gli avete perdonato. La psicologia del profondo e la psicanalisi ci ricordano che le ferite dimenticate lasciano tracce fisiche, psichiche, spirituali, comportamentali. Voler soffocare la memoria può causare grossi danni psicologici, perché un giorno il ricordo uscirà di nuovo.Il filosofo Paul Ricoeur diceva che la condizione del perdono è la «vera memoria» liberata dall’ossessione. «Dimenticare? Impossibile. Bisogna ricordarsi di tutto per poter perdonare», diceva Jorge Semprún. Bisogna che la memoria sia molto forte, molto precisa, se si vuole perdonare davvero. Solo Dio può perdonare infinitamente. Il Signore getta i nostri errori in fondo al mare.
È nota la storia di Maïti Girtanner, una donna svizzera che, a quarant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, ha ritrovato il suo aguzzino, un medico delle Ss che aveva condotto su di lei degli ‘esperimenti’. Maïti, una giovane promessa della musica, era entrata nella Resistenza all’età di diciotto anni, dopo che i tedeschi avevano occupato la Francia. Nel 1943 fu arrestata dalla Gestapo. Le sevizie inflittele dal suo aguzzino le provocarono sofferenze insopportabili per tutta la vita, che le preclusero per sempre il sogno di riprendere a suonare il piano, la sua passione. Quell’ex medico nazista volle incontrarla quando seppe di essere stato colpito da un male incurabile. Anche se l’operato di Maïti Girtanner come partigiana è già di per sé testimonianza di una fede formidabile nell’umano, è il suo perdono che entrerà nella Storia. Nei terribili anni di solitudine che trascorse dopo la guerra, Maïti ebbe un desiderio folle di perdonare il suo torturatore per non ritrovarsi distrutta, questa volta nell’anima. Pregò per lui per quarant’anni. Fino a quel giorno del 1984 in cui ricevette una telefonata. Riconobbe la voce. Accettò di vederlo. Gli parlò dell’Amore di Dio. «Nel momento di congedarsi – racconta Maïti Girtanner nel suo libro Même les bourreaux ont une âme – era in piedi, alla testa del mio letto, e un gesto irrefrenabile mi ha sollevato dai miei guanciali, benché mi facesse molto male: l’ho abbracciato per deporlo nel cuore di Dio. Lui mi ha detto, a voce molto bassa: “Perdono”. Era il bacio della pace che era venuto a cercare. Da quel momento ho compreso che avevo perdonato». Guy Gilbert
Per conoscere tutti gli eventi legati al giubileo della Misericordia si possono consultare: il sito ufficiale http://www.iubilaeummisericordiae.va/content/gdm/it.html e il sito http://www.giubileopapafrancesco.it/
Il sito del MGS del Triveneto ha aperto una rubrica tutta dedicata all’approfondimento delle opere di misericordia: http://www.donboscoland.it/articoli/articolo.php?id=133128 Sempre nello stesso sito al link http://www.donboscoland.it/materiale/index.php?idalbum=1384 si possono scaricare si sussidi MGS per affrontare la proposta pastorale dell’anno “Misericordiosi come il Padre” con fanciulli, preadolescenti, adolescenti e giovani.
La rivista Note di Pastorale Giovanile ha affrontato il tema nel n. 5 Estate 2015: nel dossier preparato a più mani “Misericordia: profumo di Vangelo” si può trovare fra l’altro un vivace approfondimento sulle opere di misericordia “Gli attrezzi del cuore – un cantiere per educare alle opere di misericordia” (di Raffaele Mantegazza) http://www.notedipastoralegiovanile.it/
All’indirizzo http://www.fmails.it/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=12:materiale-ispettoria&Itemid=154&limitstart=100 potete trovare la riflessione che, don Francesco Cereda vicario generale SDB, ha condiviso con l’assemblea ispettoriale ILS riunita per l’inizio dell’anno pastorale. Il titolo della riflessione è “Misericordiosi come il Padre”.
Una iniziativa degna di nota è la disponibilità data dall’Ispettoria SdB Circoscrizione Salesiana Sacro Cuore – Italia Centrale “Sulle strade della misericordia”: propone date e itinerari per vivere un pellegrinaggio tra le vie della città eterna sui luoghi del Giubileo, a contatto con alcune povertà di Roma, attraverso un incontro, una testimonianza o un’opera di misericordia. Tutte le informazioni si possono trovare su http://www.donbosco.it/Objects/Pagina.asp?ID=653
Interessante è anche la collana proposta dalla casa editrice San Paolo “MISERICORDIOSI COME IL PADRE”. Una collana per vivere l’Anno Santo della Misericordia che offre sussidi pastorali che aiutano a vivere e a celebrare l’Anno Santo straordinario della Misericordia. Otto volumi per guidare il lettore a Celebrare la Misericordia nella liturgia, riscoprire la ricchezza biblica dei Salmi e delle Parabole della Misericordia; nutrirsi all’insegnamento e alla testimonianza dei Padri della Chiesa, dei Papi, dei Santi; praticare le Opere di Misericordia Spirituale e Corporale, rigenerarsi attraverso la Confessione, Sacramento della Misericordia.
Una bella riflessione è stata offerta dal Card. Angelo Scola Arcidiocesi di Milano, nell’Omelia tenuta nella I domenica di avvento secondo il rito Ambrosiano con riferimento alle Letture Is 13, 4-11; Sal 67; Ef 5, 1-11a; Lc 21,5-28 – Il testo può essere recuperato a questo link:
http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:0srzhcmryacJ:www.chiesadimilano.it/polopoly_fs/1.118573.1447607300!/menu/standard/file/Omelia_I_Avvento%2520Milano_card%2520Scola_15%2520nov%25202015.doc+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it
Uno percorso con lectio divina sui vangeli delle domeniche di Avvento e Tempo di Natale a partire dal Giubileo della Misericordia è offerto da don Giuseppe de Virgilio:
http://www.fmails.it/index.php?option=com_phocadownload&view=category&id=12:materiale-ispettoria&Itemid=154&limitstart=100
L’elenco potrebbe non finire più … per ora ci fermiamo qui sperando di aver suscitato il desiderio di cercare ancora …
di Suor Cristina Festa, Referente Ambito Comunicazione ILS