La Pastorale Universitaria: il Volto Sinodale e giovane della Chiesa
Brescia 7 – 8 marzo 2019. Ci sono Convegni che sono proprio un’esperienza di amicizia! Si è appena concluso il Convegno di Pastorale Universitaria a Brescia organizzato dall’Ufficio di Cei nazionale per l’educazione, la scuola e l’università. E nel titolo già il tono di tutta l’esperienza: “Camminava con loro e spiegava le Scritture. Dopo il Sinodo, sulla via di Emmaus!
Certo, mi piacerebbe raccontarvi fedelmente i contenuti ascoltati dai relatori, gli interventi e lo scambio avuto nei gruppi, le condivisioni per strada scambiate con gli universitari presenti, ma si sa…questo non è possibile; allora, provo a sintetizzare l’esperienza in alcune idee di fondo delle due giornate.
Si avverte che la Chiesa è in gioco in tutte le sue dimensioni, ci diceva p. Salvatore Currò (teologo e collaboratore del Segretario speciale del Sinodo speciale sui giovani), per cui il rinnovamento della Chiesa e la sua possibilità di comunicare con i giovani è strettamente collegata. E la “Sinodalità”, parola che ha provocato inizialmente un po’ di smarrimento tra i vescovi durante i lavori sinodali, si è allargata nel suo significato grazie anche ad altre parole come ascolto, accoglienza, reciprocità, diventando così “sinodalità missionaria” caratteristica di una Chiesa empatica che sa camminare con tutti.
Ma l’ascolto dei giovani va meritato, ricordava don Giuliano Zanchi! Se non siamo persuasivi sulle cose della terra, come lo saremo su quelle del cielo?Allora, per il prof. Domenico Simeone (docente di Pedagogia generale all’Università Cattolica del Sacro Cuore) il viaggio, il cammino sulla strada di Emmaus diventa metafora del processo educativo, accompagnando gli universitari a compiere un passaggio da passivi, così come vivono il tempo universitario, ad attivi vivendo questo loro tempo come un tempo generativo, relazionale: docenti e studenti lavorano insieme per apprendere. E conclude il suo intervento con una citazione bellissima di Don Milani che riporto letteralmente: «I ragazzi qui studiano e pensano, ma anche io studio e penso con loro. […] normalmente arriviamo alla verità insieme. Quando rimane qualche divergenza, il bene che ci vogliamo ci aiuta a risolverla e a convivere senza tragedie. Perché questo bene è fatto di rispetto reciproco» (Lettera ad un amico, Natale 1965).
La Celebrazione Eucaristica al Santuario di S. Maria delle Grazie, dove il giovanissimo sacerdote G. Battista Montini celebrava la sua Prima Messa) e l’ascolto di don Angelo Maffeis (Presidente dell’Istituto Paolo VI) sono stati due momenti molto intensi di incontro con il pensiero di Paolo VI in riferimento al rapporto Chiesa e Università.
Che dirvi?! La pastorale Universitaria è un ambito davvero interessantissimo di azione perché ha come soggetti e non solo come semplici destinatari, quei giovani di cui si parla tanto e di cui si conosce poco dal momento che vivono lontani da casa e dagli ambienti ecclesiali per motivi di studio. Quei giovani – gli universitari – che vivono il completo anonimato e la più desolante spersonalizzazione negli ambienti universitari e che, invece, avrebbero bisogno di compagni di viaggio che sappiano passare dalle strutture alle relazioni con sapienza, gratuità e competenza umana prima che professionale.
All’incontro come Figlie di Maria Ausiliatrice erano presenti: Sr Ivone Goulart Lopes (Ambito mondiale di PG), Sr. Maristella Zanara (Segretaria Generale ACRU e Presidente Ciofs/collegi e residenze universitarie, Sr. Palma Lionetti (Responsabile Collegio Universitario – Napoli), Sr. Ines Perra (Responsabile Collegio Universitario Cagliari e Referente pastorale universitaria della Diocesi di Cagliari)
Palma Lionetti