Incontro responsabili Famiglia Salesiana
Nei giorni di sabato 31 gennaio e domenica 1° febbraio, i Superiori e Coordinatori maggiori dei vari gruppi della Famiglia Salesiana si sono radunati a Torino per un incontro di famiglia nella splendida cornice di una Valdocco in festa, per ripercorrere i luoghi più emblematici e significativi della storia salesiana, icone di un’identità carismatica dal fascino intramontabile. Si sperimenta un’accoglienza semplice ma calorosa che rinvigorisce e rinsalda i legami di salesianità in un comune cammino d’impegno e fedeltà.
Nel pomeriggio del 31 gennaio don Losé Pastor Ramirez delinea le linee fondamentali del Segretariato della Famiglia Salesiana appena istituito dal Consiglio Generale dei Salesiani e tratteggia la figura del Delegato Centrale. Presentato anche il programma d’animazione per il prossimo sessennio.
A seguire, la visita alla Cappella Pinardi, “culla della Famiglia Salesiana”, dove don Bosco nel 1846 portò il primo oratorio. E’ qui che i 40 partecipanti si riuniscono per pregare e accogliere il saluto di Don Angel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani e X Successore di Don Bosco.
Ci s’incontra per conoscersi meglio e scambiare esperienze; si dialoga per confrontarsi sulle nuove sfide e trovare occasioni di crescita e sviluppo. E’ un messaggio di unità che rivive nel presente e in ogni pietra e dettaglio di questi luoghi storici salesiani: le Cappelle, la Tipografia, le Camerette e per finire, la Basilica di Maria Ausiliatrice. E’ da qui che nasce la passione educativa del ‘Da mihi animas’ che ancora oggi s’irradia su tutte le comunità salesiane nel mondo. A suggellare un momento di grande fede e comunione c’è poi la Celebrazione Eucaristica in onore di san Giovanni Bosco, presieduta dal Rettor Maggiore dei salesiani nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino.
La mattinata di domenica 1° febbraio è dedicata alla visita del Colle don Bosco, del Museo di Chieri e della Basilica di Don Bosco. La visita si conclude con la celebrazione della santa Messa celebrata da Don Á.F. Artime. Nel pomeriggio segue un aggiornamento del libro sulla Famiglia Salesiana e la presentazione della Strenna per il 2015, sul tema “Come Don Bosco: con i giovani e per i giovani”.
A conclusione della mattinata, tutti i responsabili emettono la professione di comunione e appartenenza a Don Bosco, alla Famiglia salesiana e alla Chiesa.
Nella sua omelia il Rettor Maggiore, poi, rivolgendosi ai superiori e responsabili della Famiglia salesiana sparsa in tutto il mondo, li esorta a “essere, insieme, Don Bosco”, e per tutti i giovani di ogni epoca e latitudine, “buoni pastori, tessitori di alleanze, curatori della cultura dell’incontro”. Una famiglia, dunque – ha detto ancora Don Angel Fernández Artime – la cui affabilità, amabilità, cordialità, caratteristiche tipiche dell’amorevolezza salesiana, devono scaturire “dal profondo di un cuore riconciliato con Dio e i fratelli”, un cuore “appassionato per Dio e i suoi figli, disponibile al sacrificio, deciso, aperto alla diversità”. E a conclusione della sua omelia, il Rettor Maggiore ha esortato tutti i presenti a farsi piccoli con i piccoli e umili con gli ultimi per essere “segni e portatori dell’amore di Dio”.