“Don Bosco Island”
È nata in Sicilia l’associazione “Don Bosco Island”, tra i salesiani di don Bosco, le Figlie di Maria Ausiliatrice, le ONG salesiane Vis e Vides, i Salesiani per il Sociale (Federazione SCS/CNOS) e le associazioni regionali Don Bosco
2000 e Metacometa con lo scopo di realizzare l’accoglienza e rispondere all’emergenza migratoria che coinvolge non solo le coste siciliane, ma l’Italia intera.
All’atto della firma, presso la sede ispettoriale di Catania, erano presenti l’Economo ispettoriale degli SDB, don Enzo Ferrarella, l’Ispettore dei salesiani don Pippo Ruta, la Vicaria ispettoriale delle FMA, Suor Gina Sanfilippo, e i rappresentanti delle associazioni Sig. Agostino Sella per il VIS, Sebastiana Messina per il VIDES, don Luigi Calapaj per l’SCS, Cinzia Vella per l’associazione Don Bosco 2000 e Salvatore Adamo per l’associazione Metacometa.
La finalità dell’Associazione temporanea di scopo (ATS) è quello di gestire alcune realtà salesiane siciliane dando particolare attenzione all’accoglienza multietnica e all’integrazione interculturale. Le Congregazioni dei salesiani di Don Bosco e delle Figlie di Maria Ausiliatrice sosterranno il progetto offrendo la loro presenza salesiana e offriranno, tramite convenzioni, alcune strutture che saranno messe a servizio dei più poveri per dare vita agli “oratori dei popoli”. «La comune partecipazione all’ATS Don Bosco Island – dice suor Gina Sanfilippo – dimostra l’unità della Famiglia salesiana che mette in campo tutte le sinergie possibili per affrontare i problemi dei giovani abbandonati che provengono dai paesi in via di sviluppo e da luoghi martoriati dalla guerra. La congiunta presenza di suore, salesiani e laici, dimostra come il mondo salesiano siciliano sia attento al complesso fenomeno dell’immigrazione che ormai è un fatto ordinario e non straordinario».
Come capofila del progetto è stata scelta l’associazione Don Bosco 2000, mentre è stato affidato all’associazione Metacometa il coordinamento del progetto “L’isola che c’è: l’oratorio dei popoli”.
Il centro della Playa non sarà solamente un centro di accoglienza, ma anche un luogo in cui sarà possibile fare esperienze di formazione, di animazione attraverso laboratori permanenti di riflessione per promuovere i valori della mondialità e della pace. Il Centro “Don Bosco per i giovani del mondo”: sarà una sorta di “cittadella” dell’integrazione, luogo dove far convergere riflessioni, scambi e attività dei vari centri di accoglienza della Sicilia salesiana (come Camporeale, Cammarata, Agrigento, Piazza Armerina, Palermo, Viagrande, Giarre). Sarà il luogo dove le associazioni salesiane, il mondo della scuola e della formazione professionale avranno la possibilità di realizzare momenti di formazione interculturale attraverso le occasioni d’incontro, festa, dialogo e confronto su temi e questioni riguardanti la mondialità e l’integrazione.
La missione di Don Bosco con i giovani e per i giovani è ancora viva per la Sicilia salesiana che cerca di mettersi in ascolto delle esigenze dei più poveri creando rete ed essere risposta concreta e segno tangibile dell’Amore di Dio che è Carità.