CIOFS (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane)…il via ai festeggiamenti per i suoi 50 anni.
Se 50 anni per una donna tempo fa erano considerati l’anticamera della decadenza, oggi non è più così… a maggior ragione per noi FMA che abbiamo nel nostro DNA il dinamismo della missione educativa che rigenera in noi sempre insospettate energie.
Per cui avere 50 anni per il CIOFS (Centro Italiano Opere Femminili Salesiane) è sentire tutta la ricchezza di una vita alle spalle e una davanti…tutta da inventare!
Così ieri, 25 gennaio, abbiamo dato il via ai festeggiamenti in perfetto stile salesiano scegliendo: come luogo della festa una comunità apostolica e, soprattutto, un Centro Professionale quello di Via Ginori 10; come modalità il teatro, invitando due amici e simpatizzanti della Famiglia Salesiana – Carlo Pastori e Walter Muto – che hanno portato sul palco ancora una volta il loro spettacolo su Don Bosco, un racconto inedito, divertente, leggero ma anche profondo e, a tratti, poetico del vissuto di Don Bosco.
E come segno della festa, l’inaugurazione dell’Impresa Formativa – Il laboratorio delle Idee – con l’intento di attivare sul territorio del quartiere Testaccio una realtà capace di sviluppare opportunità per la creazione di impresa, orientamento e inserimento lavorativo per i giovani.
Un progetto non sulla carta, ma già in atto, in Via Giovanni Battista Bodoni, 54/56 dove alcuni giovani con un mastro gastronomo stanno già producendo tortellini garantiti dal brevetto Bertocchi, un prodotto d’eccellenza artigiana, destinati alla distribuzione anche nello stesso laboratorio-punto vendita. Di qui a breve l’impresa formativa vedrà l’apertura di una seconda location in Via Ginori, 67, luogo in cui scaturiranno nuovi progetti per il turismo, l’enograstronomia, la cucina e la cultura e coinvolgerà più da vicino gli abitanti del quartiere, turisti e giovani.
Insomma, un nuovo ambizioso traguardo del CIOFS FP Lazio e che, come Centro di Coordinamento Nazionale CIOFS, abbiamo voluto scegliere come segno della festa per dare un tocco di concretezza ai festeggiamenti, mettendo al centro non l’autocelebrazione, ma la progettualità, la creatività pastorale perché i giovani abbiano un futuro a partire da un oggi pensato e agito da adulti consapevoli della propria responsabilità educativa.
Palma Lionetti