Servizio civile: “Leader per servire. Volontari in campo”. Incontro di formazione nazionale con Padre Francesco Occhetta
“Se conosci te stesso, conoscerai l’Universo e gli Dei”, con queste parole, Padre Francesco Occhetta S.J., ha aperto il primo incontro nazionale di formazione di tutti i nostri operatori volontari in Servizio Civile, organizzato dal VIDES Italia. Per la prima volta, più di 500 ragazzi, da tutta Italia, si sono ritrovati insieme, distanti ma prossimi nella condivisione e nello scambio di profonde riflessioni sul vivere.
La crisi sanitaria ha imposto, in modo inaspettato e repentino, uno stop. Le attività in cui siamo meccanicamente e costantemente assorti hanno cessato di essere. E così, ci siamo ritrovati davanti alle domande fondamentali, quelle che l’uomo, fin dall’alba dei tempi, si è posto ma che negli anni della crescita sfrenata ha ignorato: Il senso della vita, come agire nel bene e riconoscere il male, come vivere il “servizio”.
Domande, attraverso le quali Padre Francesco ci ha condotto in un cammino di saggezza, dall’antica Grecia fino ad oggi, invitandoci ad un ascolto intimo e profondo dell’anima, gravida di innata bontà e amore.
“Liberatevi dai cliché”: questo è il primo invito di Padre Francesco ai nostri volontari – “per riprendere VOI in mano la vostra vita e non farvi rispondere dalle frasi della cultura dominante”.
Il servizio è come l’immagine dell’arciere di Aristotele, serve l’arco, rappresentato dagli studi, dalla formazione ma è fondamentale, oltre l’arco, investire sull’arciere: “se l’arciere non ha la forza di tirare la freccia che parte dall’arco, la freccia non arriverà agli altri”. Qual è, allora, la forza dell’arciere? “La forza dell’arciere è la capacità di governarsi, la capacità di conoscersi, la capacità di entrare nel profondo di noi, la capacità di lasciare un segno sugli altri”.
Caterina da Siena, aggiunge Padre Francesco, diceva: “nessuno può governare la città se non governa se stesso”. Partire da noi è dunque il primo passo nel cammino della vita.
“C’è un modo di vivere nel mondo che suscita ammirazione e anche odio, proprio perché si costruisce il bene e il bene fa ribellare il male”. Dobbiamo dunque essere consapevoli che nel cammino della costruzione del bene, ci sono forze contrarie che cercheranno di impedirci di realizzarlo.
Cosa fare allora? “Essere generativi, dare vita, essere spostati sulla speranza, sulla vita … Sono cinque i verbi che identificano l’essere generativi: desiderare – far nascere – nutrire – accompagnare – lasciare andare. Se vivete questi verbi voi siete generativi”.
Riflessioni che hanno acceso grande partecipazione da parte dei nostri volontari, sospinti ad esternare interrogativi intimi e profondi, come Francesca, da Novara, che si chiede:
“Come si fa a trovare la strada?”
“Possiamo trovarla insieme – risponde Padre Francesco – giovani che si mettono insieme, pensano al loro futuro, lo immaginano e iniziano a immaginarlo con parole creative cambiano la loro vita, è ciò che è successo nel 46 ad un piccolo gruppo di ragazzi nato per cambiare l’Italia, loro hanno immaginato una nuova Italia e queste parole sono state assunte nella Costituzione”.
Un confronto in cui sono emerse paure, dubbi e speranze, come Matteo che chiede se sia possibile una pace globale e duratura, o Ginevra che si interroga su come la paura possa confondere le nostre scelte, o Marika che domanda come si possa riconoscere il vero bene e distinguerlo dal male.
Domande che hanno trovato in Padre Francesco una guida sicura, un faro alto e luminoso, che ha offerto generosamente la sua saggezza e ci ha ricondotto all’essenziale: la pace e l’amore!
Vogliamo lasciarvi un messaggio prezioso, messaggio che riteniamo essenziale per non farci travolgere da un senso di impotenza e frustrazione davanti all’immensità del mondo e dei suoi problemi:
“Prima di pensare al mondo devo pensare al mio mondo…fare in modo che almeno il mio mondo sia un mondo di pace. La pace è un dono che si accoglie. Ogni azione dev’essere un’azione di pace”.
Grazie Padre Francesco e grazie a tutti i giovani partecipanti!
Maria Grazia Demontis – Ufficio stampa VIDES
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