Pastorale Giovanile cos'è?

La dolce e confortante gioia di evangelizzare "felici qui e per l'eternità"

La proposta è vivere ad un livello superiore, però non con minore intensità: «La vita si rafforza donandola e s’indebolisce nell’isolamento e nell’agio. Di fatto, coloro che sfruttano di più le possibilità della vita sono quelli che lasciano la riva sicura e si appassionano alla missione di comunicare la vita agli altri». 

Papa Francesco – Evangelii Gaudium 9-10 e Documento di Aparecida (31 maggio 2007), 360

La posizione del discepolo missionario non è una posizione di centro bensì di periferie: vive in tensione verso le periferie… incluse quelle dell’eternità nell’incontro con Gesù Cristo. Nell’annuncio evangelico, parlare di “periferie esistenziali” decentra e abitualmente abbiamo paura di uscire dal centro. Il discepolo missionario è un “decentrato”: il centro è Gesù Cristo, che convoca e invia. Il discepolo è inviato alle periferie esistenziali.”.

Papa Francesco - Incontro con il Comitato di Coordinamento del CELAM – Rio De Janeiro, 28 luglio 2013

La pastorale giovanile delle Figlie di Maria Ausiliatrice, pone al centro la persona perché possa maturare in tutte le dimensioni che la costituiscono. Tale finalità si persegue coniugando prospettive tra loro strettamente integrate: 

la prospettiva culturale, che orienta a leggere e interpretare la realtà in ordine alla promozione della cultura della e per la vita; 

la prospettiva evangelizzatrice che promuove un’armoniosa e feconda integrazione tra fede ed esperienza quotidiana; 

la prospettiva sociale in ordine alla promozione nelle giovani e nei giovani di una cittadinanza attiva e solidale; 

la prospettiva comunicativa, importante per qualificare le relazioni reciproche e intergenerazionali e per affrontare in modo adeguato il cambio culturale provocato anche dalle nuove tecnologie e dai news media.                                            

Cfr LOME pag 28
Pastorale Giovanile "Salesiana" cioè?

Cammino di Santità nello stile del Sistema preventivo

Come Maria Domenica Mazzarello, condividiamo con stile femminile il carisma di don Bosco, che si esprime nella pedagogia del Sistema preventivo. Esso si caratterizza come metodo educativo e spiritualità. Il Sistema preventivo coniuga ragione, religione e amorevolezza, principi che indicano una visione armonica della persona dotata di ragione, affettività, volontà, apertura al trascendente. 

Il Sistema preventivo, originale sintesi di educazione ed evangelizzazione, orienta le giovani e i giovani a  divenire “buoni cristiani e onesti cittadini”. Tale meta è perseguita in una comunità dove tutti partecipano, pur con competenze e ruoli diversi, al cammino di santità scandito dalla gioia, dalla condivisione, dalla fatica del quotidiano, alimentato dalla presenza Eucaristica e dalla fiducia in Maria Ausiliatrice.

Illuminante per noi afferrare il segreto di una santità contagiosa che faceva dire: 

“Io sto con don Bosco”... “A Mornese tira una cert’aria…”

La tradizione educativa inaugurata a Mornese da Maria Domenica Mazzarello e dalle prime FMA è una vera e propria arte di condurre le persone nelle vie dello Spirito alla configurazione a Cristo. Questa tradizione è per ogni FMA e per le comunità educanti una strada significativa e sempre attuale per vivere e inculturare il Sistema preventivo.

 

Il dono della predilezione per la gioventù è connotato da un impulso missionario presente fin dalle origini per cui il carisma è in grado di estendersi alle varie culture con le quali viene a contatto.  

Pastorale Giovanile oggi?

In uscita verso i giovani, soprattutto i più poveri

“Evangelizziamo anche quando cerchiamo

di affrontare le diverse sfide che possono presentarsi”

(Papa Francesco - EG.61)

SFIDA ANTROPOLOGICA

La nostra pastorale giovanile oggi è chiamata a accompagnare i giovani e le famiglie a recuperare con vigore una visione di uomo fondata sul Vangelo e in controtendenza con le proposte ambigue e informi di oggi.

SFIDA DELL'EVANGELIZZAZIONE

La nostra pastorale giovanile oggi chiama ciascuno di noi a ricentrarsi sull'essenziale, a frequentare con assiduità il Signore Gesù perché ogni azione educativo-pastorale accompagni i giovani all'incontro con Lui nella vita quotidiana.

SFIDA DELLA CURA EDUCATIVA

La nostra pastorale giovanile oggi ci impegna a fare della cura educativa la via privilegiata per raggiungere ogni bambino, ragazzo, giovane e per accompagnarlo nel cammino di crescita integrale attraverso il metodo e lo stile del Sistema preventivo.

SFIDA DELLA COMUNIONE MISSIONARIA

La nostra pastorale giovanile oggi è chiamata  mettere in atto azioni che nascono dalla corresponsabilità di un’intera comunità educante che “educa e si educa e che si configura come luogo di incontro e di complementarietà tra persone convocate da una comune missione. Accoglie la sfida di vivere la dinamica dell’uscita, in ascolto del grido che sale dalle povertà di tutti i giovani e là dove si trovano creare un ambiente che sia casa che accoglie e riapre alla vita.

SFIDA DEL PROTAGONISMO GIOVANILE IN UN'OTTICA DI CORRESPONSABILITA'

La nostra pastorale giovanile oggi è chiamata a riflettere, condividere, e programmare le azioni pastorali INSIEME AI GIOVANI. Sulla scia di don Bosco e madre Mazzarello siamo consapevoli che abilitare i giovani ad essere apostoli tra i compagni rende la trasmissione del Vangelo più viva ed efficace.