Nell’abbraccio di don Bosco!
Torino, 21-25 maggio 2015 – Gli incontri di formazione annuale, a livello italiano, per le giovani del Periodo di Verifica e Orientamento (PVO), sono due: gli esercizi spirituali a Castelgandolfo in Febbraio e cinque giorni a Torino in prossimità della festa di Maria Ausiliatrice.
Dodici ragazze provenienti dall’Italia e dall’Ungheria hanno trascorso insieme alcuni giorni riflettendo sulla dimensione sociale della nostra spiritualità.
Le giornate sono state così scandite:
– 21 maggio / arrivo a Torino, visita prenotata a guidata alla Sindone, Messa in Basilica, primo incontro di gruppo e introduzione al tema della Dottrina Sociale della Chiesa, a partire da quanto già approfondito nelle ispettorie.
– 22 maggio / giornata dedicata all’incontro con una esperienza concreta di sistema preventivo espresso in una situazione sociale ricca, variegata e multiculturale come è quella di Porta Palazzo a Torino. Suor Paola Pignatelli e suor Julieta Joao ci hanno fatto conoscere le origini, le motivazioni, la ricchezza di questa esperienza, le persone che incontrano ogni giorno. Con loro abbiamo visto il mercato di Porta Palazzo dall’alto della terrazza della Polizia Municipale, attraversato il mercato e condiviso poi il pranzo nel loro piccolo laboratorio multifunzionale (pranzo a base di pizza e Cuscus). Il responsabile della Polizia Municipale ha condiviso con noi una riflessione molto bella: “Se girate per il mercato – ha sottolineato – non troverete nessuna persona arrogante. Qui tutti hanno capito che non si può fare da soli, ma bisogna giocarsi nella relazione. Questo noi facciamo: molto tempo i miei collaboratori lo passano a capire le esigenze delle persone, i problemi che si trovano ad affrontare, prima di intervenire con metodi punitivi o repressivi”.
Nel pomeriggio abbiamo incontrato insieme ad altre persone, Francesca Caferri giornalista di Repubblica e autrice del libro “Non chiamarmi straniero”, Fred Kuwornu giovane regista autore del documentario “18 ius soli” e Albana Muco protagonista di una delle storie raccontate dalla Caferri. Con questi testimoni abbiamo approfondito il tema del disagio dei giovani che nascono in Italia da genitori stranieri e le difficoltà che incontrano una volta maggiorenni per ottenere la Cittadinanza Italiana: i disagi, le discriminazioni, le strade chiuse, il sentirsi sempre in terra straniera in quella che sentono la loro patria, con un permesso di soggiorno continuamente da rinnovare … Il percorso previsto, si è concluso con un momento di condivisione che ha messo in evidenza la ricchezza della giornata vissuta e l’importanza di saper curare le relazioni e andare oltre le apparenze.
– 23 maggio / incontro delle aspiranti con le postulanti. Incontro preparato dalle postulanti stesse per presentare la loro esperienza, la casa, le attività, l’organizzazione del postulato … in realtà un incontro fraterno, gioioso, di amicizia e condivisione. Nel pomeriggio sempre accompagnate dalle postulanti le aspiranti hanno visitato i luoghi di Valdocco e la Basilica di Maria Ausiliatrice. Dai Vespri in poi il tempo è stato dedicato alla partecipazione alle varie funzioni legate alla Solennità di Maria Ausiliatrice: buona notte di Madre Yvonne alle Figlie di Maria Ausiliatrice, Primi Vespri di Pentecoste, Veglia di preghiera … incontro con il Rettor Maggiore che nel pomeriggio del 24 ha parlato alle Figlie di Maria Ausiliatrice, Messa con i giovani presieduta sempre dal Rettor Maggiore, partecipazione alla processione!
Un incontro intenso con la spiritualità salesiana, con Maria Ausiliatrice e abbracciate da don Bosco. Un incontro bello per queste giovani che si avvicinano sempre più al Carisma Salesiano e alla vita delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che accolgono nel loro cuore la chiamata del Signore. Un impegno per tutte noi: bisogna accompagnare il loro cammino con tanta preghiera perché possano rispondere davvero al progetto, che Dio ha su ciascuna, con libertà e amore.