Convegno europeo di Pastorale giovanile
Dall’11 al 13 dicembre si è svolto a Roma, presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiæ, il IV Convegno europeo di Pastorale giovanile, sul tema Una Chiesa giovane, testimone della gioia del Vangelo.
Il convengo, realizzato a 20 anni dalla prima edizione, è stato promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa. Circa 130 i partecipanti, in rappresentanza dei 32 Paesi europei, dall’Albania all’Ungheria e di una ventina di movimenti, associazioni e comunità cattoliche internazionali.
Per ciascun Paese è stato invitato il Vescovo incaricato della Pastorale giovanile a livello nazionale, il Direttore del Servizio nazionale di Pastorale giovanile e anche un giovane o una giovane impegnati nel servizio pastorale. È stata un’esperienza di confronto e condivisione per ripensare la Chiesa tra i giovani del Continente europeo. Per l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha partecipato suor Lolia Pfozhumai, consulente dell’Ambito per la Pastorale giovanile.
Sono state giornate molto impegnative: nella prima la sociologa francese Valérie Becquet ha presentato il tema “I giovani e la Chiesa in Europa”: uno sguardo sulla realtà giovanile in Europa, la loro ricerca di Cristo e la risposta della Chiesa. È seguita la riflessione di Mons. Wojciech Polak, arcivescovo di Gniezno, dal titolo “La Chiesa in dialogo con le nuove generazioni nell’attuale contesto di emergenza educativa”.
“Evangelii Gaudium: Lasciamoci interpellare dalla gioia del Vangelo” è stato il tema della seconda giornata. Don Fabio Attard, Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile della Congregazione Salesiana, partendo da una lettura di una società in continuo cambiamento, ha esaminato l’esortazione apostolica Evangelii Gaudium per individuare proposte di PG più significative per i giovani di oggi. Infine, la terza giornata è stata dedicata al tema “Discepoli missionari nel mondo di oggi”, con particolare attenzione alla dimensione del ‘pellegrinaggio’ e al potenziale di creatività, di entusiasmo e di positività che i giovani hanno e possono donare alla Chiesa.
Le giornate sono state arricchite dai lavori di gruppo e dalle condivisioni di buone prassi da parte dei rappresentanti dei diversi paesi europei e dalle testimonianze sull’impegno apostolico e pastorale dei giovani stessi.
L’Europa ha bisogno del Vangelo e i giovani possono essere i suoi annunciatori. È l’invito rivolto dal Papa ai partecipanti al convegno. «Vi chiedo di non stancarvi mai di annunciare il Vangelo, con la vita e la parola: l’Europa di oggi ha bisogno di riscoprirlo.
Voi che lavorate nel campo della pastorale giovanile fate un lavoro prezioso per la Chiesa. I giovani hanno bisogno di questo servizio: di adulti e coetanei maturi nella fede che li accompagnino nel loro cammino, aiutandoli a trovare la strada che conduce a Cristo. Ben più che nella promozione di una serie di attività per i giovani, questa pastorale consiste nel camminare con loro, accompagnandoli personalmente nei contesti complessi e a volte difficili in cui sono immersi.
La pastorale giovanile è chiamata a cogliere gli interrogativi dei giovani di oggi e, a partire da essi, ad iniziare un vero e onesto dialogo per portare Cristo nella loro vita. E un vero dialogo in questo senso lo può fare chi vive una relazione personale con il Signore Gesù, che trabocca nella relazione con i fratelli».
Papa Francesco ribadisce perciò l’importanza di «condividere le esperienze fatte sul campo» e incoraggia a «considerare la realtà attuale dei giovani europei con lo sguardo di Cristo», che «ci insegna a vedere non soltanto le sfide e i problemi, ma a riconoscere i tanti semi di amore e di speranza sparsi nel terreno di questo continente, che ha dato alla Chiesa un gran numero di santi».
Che i giovani, anche delle nostre comunità educanti, siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!