Buon anno all’insegna della fraternità, fondamento per la pace
Augurarci un buon anno significa essere partecipi della missione della Chiesa che – ha detto il Papa nell’omelia di Capodanno – è esprimere la sua maternità per essere tra i giovani madri che custodiscono Gesù con tenerezza e lo donano con gioia e generosità.
Augurarci un buon anno significa pregare perché ogni giorno sia vissuto all’insegna della pace, della fratellanza e dell’amore per essere segno della misericordia e della compassione di Dio che cura le ferite dell’uomo e ama tutti senza distinzione.
Augurarci un buon anno significa celebrare il mistero dell’Incarnazione che si rinnova attraverso Maria, Madre nostra e Madre della Chiesa per edificare “la grande famiglia di Dio” che annuncia e porta Cristo agli altri, soprattutto ai giovani. “Una missione materna – ha detto il Papa – sul modello della “testimonianza discreta e materna” della madre di Gesù, “modello di perfetta credente”.
Augurarci un buon anno significa promuovere la pace nel mondo affinché siano eliminate tutte le guerre con i suoi effetti devastanti. Rispondere alla nostra comune vocazione di “collaborare con Dio e con tutti gli uomini di buona volontà per la promozione della concordia e della pace nel mondo. Significa resistere alla tentazione di comportarci in modo non degno della nostra umanità”.
Augurarci un buon anno significa sentire lo stesso anelito di fraternità che ci spinge verso la comunione con gli altri e che ci fa accogliere tutti senza distinzione, contrastando ogni forma di schiavitù che il Papa definisce “lesa umanità” e “rottura della fraternità”. Significa riconoscere e rispettare la “dignità, libertà e autonomia” di ogni uomo, costruire rapporti interpersonali in cui tutti gli uomini sono “non più schiavi, ma fratelli”.
Augurarci un buon anno significa essere “in ascolto del progetto di Dio sull’umanità” per concorrere alla “costruzione della famiglia umana creata da Dio”, rinnovare il nostro impegno comune perché tutti gli uomini vivano uniti e nella pace, riconoscendo nell’altro “un fratello che ha pari dignità”.
Augurarci un buon anno significa per noi Figlie di Maria Ausiliatrice accogliere l’invito della Madre, M. Yvonne Reungoat che così si è espressa: «Come Istituto educativo, riaffermiamo la nostra scelta per l’educazione. La violenza gratuita contro bimbi innocenti e la tragedia di tante famiglie nel lutto rafforzano il nostro impegno in ambito educativo. È qui che si pongono le basi per una cultura della vita, per la convivialità delle differenze, il rispetto dei diritti e doveri di ogni persona, di ogni cittadino. Qui si apprende a superare i conflitti e si coltivano sentimenti di solidarietà e di pace. Insieme, come comunità educanti, vogliamo impegnarci con ancora maggior convinzione per formare ai valori indissolubili della vita, della famiglia ─ chiamata a custodirla fin dal suo nascere ─, al senso civico, al rispetto dei diritti umani, alla democrazia».