Assemblea CGS “Vision2028″
Nella città dei due mari, Taranto, dove la sua storia corre lungo i due ponti che collegano la città vecchia a quella moderna, si è svolta l’Assemblea CGS “Vision2028” in cui anche l’Associazione ha voluto festeggiare il suo 50’ di attività culturale con i giovani partendo dal passato per immaginare il futuro.
Infatti, l’Associazione Nazionale CGS nacque ufficialmente il 9 novembre 1967 così con “VISION2028” ha voluto aprire un percorso con cui decide di festeggiare il suo 50° di attività culturale con i giovani e per i giovani.
La visione si racconta con le parole che nascono dall’ascolto della storia, della realtà e del carisma, così sabato 14 e domenica 15 aprile il CGS ha celebrato questo importante anniversario coinvolgendo i soci presenti ad interrogarsi su cosa siamo stati fino ad oggi per immaginare insieme i prossimi 10 anni. Quali sono le nuove sfide che il CGS deve affrontare? Quali trasformazioni dobbiamo iniziare a pensare progettare/condividere? Il percorso che durerà per l’intero anno porterà alla creazione di un manifesto della vision2028 capace di visualizzare nuovi percorsi e ispirare l’attività di ogni circolo locale.
L’Assemblea Nazionale, poi, dopo oltre vent’anni dall’incontro tenutosi a Lecce, è tornata in Puglia per quest’anno, come occasione di confronto con i territori e i circoli locali.
Infatti, diversi sono stati i momenti di contatto con il territorio pugliese. Il primo lo abbiamo avuto attraverso gli interventi di Luciano Schito di Apulia Film Commission che ci ha presentato le attività della Film Commission della Puglia e le opportunità per le associazioni di cultura cinematografica. A seguire la presentazione di “Sindrome” un film breve, scritto e diretto da Rina La Gioia. Un film prodotto da “La Misenscène Production”, con il sostegno di NUOVO IMAIE e la collaborazione del Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo di Arezzo dal momento che la scena madre è stata girata a Monterchi (AR),nel Museo “Madonna del Parto”, opera sublime di Piero della Francesca, le altre scene tra Toscana, Lazio e Puglia.
Ecco uno stralcio di quanto la regista del film nella sua ampia conversazione in sala ci ha comunicato:“La visione di un’Opera d’Arte, a seguito di estremi compiacimenti, fra estetica e spiritualità, tipici delle sindromi di Stendhal e di Gerusalemme, potrebbe generare un filo di speranza ai fini della realizzazione di un sogno? Un film, viaggiando tra l’immaginario e la realtà, potrebbe sensibilizzarci all’Arte e condividere l’importanza della conoscenza del patrimonio artistico culturale del proprio paese? Sono le domande che mi pongo raccontando la storia, liberamente ispirata, di una donna che, raggiunto la soglia dei quarant’anni e stanca del vuoto che la circonda, decide di dare un senso alla propria vita: diventare madre”.
L’integrazione nasce a tavola, con la cena del sabato a base di pescato fresco del mar piccolo e vino proveniente dalle terre liberate dalla mafia. Accenti e fedi diverse si mescolano nel profumo del soffritto in un ristorante unico nel suo genere: “Art.21”. Cos’è?! Un ristorante sociale che, come si intuisce dal nome, evoca articolo 21 della Costituzione italiana che difende la libertà di pensiero e d’espressione, così in riva allo Jonio trovano spazio anche altri art.21, ovvero quello dell’ordinamento penitenziario, che regolamenta il lavoro fuori dal carcere come occasione per rimettersi in gioco. Per finire con il testo unico sull’immigrazione, in cui l’articolo 21 è invece quello che permette a un richiedente asilo di avere i suoi documenti e restare nella città in cui transita grazie a un contratto di lavoro. Insomma, abbiamo avuto la possibilità di conoscere questa piccola impresa nata da un sogno, distillato dalla lunga esperienza dell’associazione di volontariato “Noi e Voi”, fondata 25 anni fa da don Francesco Mitidieri – da più di un decennio cappellano del penitenziario tarantino – e ora diventato realtà.
La mattinata della domenica ci ha visti impegnati in un dibattito con le voci storiche ed esperte dell’Associazione, dal tema appunto “Vision” a partire dalle provocazioni offerte dalle parole venute fuori dai giovani stessi presenti all’ultimo week end formativo a Roma, ma che per noi sono identitarie: Formazione, Comunicazione, Apertura, Senso di Appartenenza, Flessibilità, Spirito di Servizio, Passione, Rete!
Dulcis in fundo, un dettaglio che non è solo un dettaglio, la bella presenza e collaborazione degli amici del TGS che ci hanno fatto compagnia e guidato nella conoscere della bella città di Taranto.
Insomma, un’Assemblea bella, vivace di questa nostra Associazione che ha tanta storia alle spalle, ma che con i giovani e per i giovani ne può ancora scrivere e raccontare altra!
Tag:CGS